lunedì 18 febbraio 2019

La teoria dell'assolutismo politico


Secondo il filosofo Thomas Hobbes lo stato di natura è caratterizzato da una illimitata libertà individuale che comporta una situazione di ostilità generale con il rischio della distruzione reciproca. Infatti gli uomini devono rinunciare al diritto naturale seguendo le tre massime regole della ragione

  1. cercare un compromesso per ottenere la pace;
  2. limitare i propri diritti in relazione a quelli degli altri;
  3. rispettare i patti.
Da questa azione di rinuncia razionale al diritto naturale deriva la società civile, la quale è fondata sul patto di unione (pactum unionis) e sul patto di sottomissione (pactum subiectionis). 
                ↙                                                               ↘
Implica la convergenza                                   Implica l'alienazione dei diritti
di molte volontà verso                                    e del potere ad un sovrano;
un unico scopo;

I due patti danno origine al Leviatano (o Stato), il quale ha un potere assoluto ma ha anche alcuni limiti, tra cui lasciare un margine di libertà ai sudditi nella sfera privata e di non emanare ordini che mettono a repentaglio la vita e l'incolumità dei cittadini. Il Leviatano è un mostro biblico descritto nelle Sacre scritture come la più terribile delle creature. Hobbes lo identifica con lo Stato perché la potenza di tale mostro rappresenta a pieno il potere assoluto di cui viene investito il sovrano.  Il potere del Leviatano non ha mai termine (se non per la morte del re), costringe all'obbedienza delle leggi ma non è tenuto a rispettarle, ha pieno controllo delle azioni e delle opinioni dei sudditi, coincide con la legge e stabilisce i criteri del giusto e dell'ingiusto e infine ingloba il potere religioso. 

Nessun commento:

Posta un commento