Thomas Hobbes
Thomas Hobbes nasce a Westport in Inghilterra il 5 aprile. Egli è vissuto in uno dei periodi più instabili e sanguinosi della storia inglese ed è convinto dell'assolutismo regio, ovvero la concezione secondo cui al re spetta il potere assoluto per diritto divino. Secondo Hobbes l'uomo è un essere naturale e corporeo e lo considera avido, egoista e violento; da ciò nasce il suo motto ''homo homini lupus'' (= ''ogni uomo è un lupo per l'altro uomo'').
Hobbes riconosce che la conoscenza deriva dai sensi e si sviluppa attraverso tre livelli:
- sensazione: movimento sollecitato dagli oggetti sensibili negli organi di senso che reagiscono formando un'immagine;
- immaginazione: collega le immagini sensibili trattenute dalla memoria;
- intelletto: collega i nomi attributi convenzionalmente dal linguaggio alle immagini dalle cose.
Infatti il linguaggio ha due funzioni principali:
- serve alla memorizzazione
- serve alla comunicazione.
Inoltre consente la generalizzazione necessaria alla costruzione dell'edificio della scienza.
Il filosofo riconosce nella materia l'unica realtà e nel movimento l'unico principio di spiegazione dei fenomeni, pertanto ritiene che esista un rigido determinismo (= la volontà dell'uomo è sempre condizionata e determinata da cause o ragioni necessarie che egli non può dominare) anche in ambito etico. Da ciò deduce che il bene e il male coincidono con ciò che favorisce l'autoconservazione o che la ostacola, e che la libertà è soltanto ''libertà di fare ciò che che la volontà ha deciso'', infatti la volontà non è libera anch'essa ma è intrinsecamente necessitata da motivi che dipendono da oggetti esterni all'uomo.
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