domenica 30 settembre 2018

L'età moderna

L'età moderna ha inizio nel Quattrocento, precisamente con la scoperta dell'America nel 1492. In questo periodo si sviluppa il fenomeno dell'Umanesimo, fenomeno che pone al centro dei propri interessi l'uomo, la sua dignità e libertà.
Nell'età moderna si afferma la centralità dell'uomo nel cosmo, il quale è considerato artefice del proprio destino, ovvero padrone e responsabile della propria vita.
Il termine 'Umanesimo' nasce nell'Ottocento, il quale prende due significati differenti: in primo luogo designa la centralità dell'uomo, mentre, in secondo luogo lo studio delle opere degli autori classici e non più verso la 'scienza divina'. Gli umanisti mirano a ripristinare il testo nella sua forma originale, e è proprio in questo periodo che la filologia diventa una scienza vera e propria, accurata e precisa; grazie alla filologia vi è una diffusione della lingua latina e greca.
Nel Cinquecento ha inizio il fenomeno del Rinascimento, dove vi è un nuovo ideale di rinnovamento religioso e spirituale portato avanti dalla Riforma protestante, ma anche artistico. In quest'epoca la cultura classica si offre come stile di vita. In questo periodo Leonardo Da Vinci costruisce e progetta tutte le sue idee e invenzioni, avendo come unico scopo il costante interesse per il perfezionamento degli strumenti in grado di far risparmiare fatica all'uomo. In Germania si sviluppa una nuova rinascita spirituale dell'età moderna, ossia la Riforma protestante. Martin Lutero è il capo di questa riforma, colui che inventò il principio del 'libero esame', il quale principio sosteneva che ogni fedele si doveva rapportare direttamente al suo testo sacro. Il ruolo della Chiesa viene messo in discussione da Lutero, il quale nega il suo valore mediatore tra l'uomo e Dio, e che l'unico modo per un uomo di avere la salvezza di Dio è avere 'fede'.
A Firenze e a Padova nascono i primi centri geografici che si riportano alle correnti filosofiche di Plotone e Aristotele.
Accademia platonica a Firenze
Marsilio Ficino


Dopo la crisi demografica e produttiva del Trecento, un motivo che riguarda la diffusione della filosofia umanistica e rinascimentale nelle città italiane è il rifiorire dell'economia e della vita civile. La nascita delle Signorie stabilizzano e raffermano il potere politico nei principali centri urbani, i quali membri hanno uno stile di vita simile al 'classico', che contempla l'eccellenza del sapere con le esigenze della vita pratica. Ciò accade a Firenze, dove nel 1459,  viene costruita l'Accademia platonica a richiesta di Marsilio Ficino, un filosofo, umanista e astrologo italiano, il quale sostiene che esiste un'unica tradizione filosofico-religiosa (teologia platonica). Ficino cerca di rafforzare l'accordo tra platonismo e cristianesimo. L'opera più importante di Ficino è l'anima come copula mundi.



A Padova, invece, si approfondisce la tradizione del pensiero aristotelico. Questi pensieri sono accumunati da una mentalità razionalistica e naturalistica. Pietro Pomponazzi, filosofo umanista italiano, è stato il più importante degli aristotelici italiani. Secondo il filosofo la vera assenza dell'uomo è quella corruttibile e corporea. 
Pietro Pomponazzi

sabato 29 settembre 2018

Tommaso Campanella

Tommaso Campanella era un frate domenicano che, accusato di eresia per l'adesione al pensiero naturalistico e sensistico del filosofo cosentino Bernardino Telesio, fu processato dall'Inquisizione e trascorse in carcere molti anni della sua tormentata esistenza. campanella nasce a Stilo, in Calabria, nel 1568. All'età di tredici anni entra nell'ordine dei domenicani, ma anni dopo, insoddisfatto, comincia a studiare in modo autonomo i filosofi greci e Telesio, del quale diventa grande ammiratore.
Campanella rigetta la cultura libresca e dichiara di aver appreso di più dall'osservazione di un filo d'erba che dai libri. La sua filosofia ha un'aspetto che si focalizza sulla rivalutazione culturale e pedagogica della natura. Secondo il filosofo calabrese l'esperienza sensibile è il fulcro dell'attività conoscitiva: i sensi, a differenza della ragione, non hanno bisogno di prove e garantiscono una conoscenza certa. Campanella gira l'Italia tra il 1589 3 il 1598, rimanendo coinvolto in vari processi per le sue dottrine, le quali sono sospettate di eresie a causa della sua visione e ideologia sensistica e naturalistica e delle sue critiche verso le religioni positive. Rientrato in Calabria, matura l'idea di un rinnovamento politico e spirituale e organizza una congiura contro il governo spagnolo, ma fallisce ed è incarcerato a Castel Nuovo, a Napoli, nel 1599. Nel 1626 viene scarcerato, ma viene nuovamente arrestato, ed è stato liberato solo nel 1629 grazie all'aiuto di papa Urbano VIII. Nuovamente perseguitato dal governo spagnolo, si reca a Parigi nel 1634, dove è accolto a corte dei duchi francesi con gioie e onori. muore a Parigi nel 1639.
Tommaso Campanella

Bernardino Telesio


Bernardino Telesio nasce a Cosenza nel 1509. Nel 1518 si reca a Milano, poi nel 1521 fino al 1527 a Roma e infine a Padova, dove sviluppa e affine le sue teorie naturalistiche riguardo alla fisica dei filosofi presocratici. Si sposta ancora per l'Italia, passando per Napoli e Bologna, per poi tornare a Cosenza, dove il duca di Nocera lo accoglie a partire dal 1565. A Cosenza riorganizza l'Accademia cosentina, col lo scopo di diffondere cultura, valori artistici e istruire nuovi scienziati. Telesio muore nel 1588 nella sua città natale, Cosenza.

L'opera principale di Telesio è 'La natura secondo i propri principi', alludendo il lettore all'idea che la natura deve essere studiata e interpretata secondo i suoi principi, senza fare ricorso a modelli precostituiti ed estranei ad essa.
Liceo Classico 'Bernardino Telesio' a Cosenza
Bernardino Telesio, il più grande dei cosenti illustri