Hume e gli esiti scettici dell'empirismo
David Hume nasce a Edimburgo nel 1711. Egli sostiene che la fonte della conoscenza sono le percezioni, le quali si distinguono in:
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impressioni idee
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percezioni immediate e vivide. immagini deboli delle impressioni.
Il filosofo riconosce la memoria e l'immaginazione come mezzo per consentire la conservazione di impressioni e per collegare le idee. Tuttavia, la mente non è totalmente libera perché procede secondo il principio di associazione, il quale opera in base a tre criteri:
- somiglianza;
- contiguità;
- casualità.
Hume sostiene che le idee complesse garantiscono una conoscenza certa quando derivano da pure relazione tra idee, e una conoscenza probabile quando derivano da relazioni tra dati di fatto, le quali implicano il principio di casualità che deriva da una tendenza soggettiva a cogliere una connessione necessaria tra due eventi successivi e contigui.
Inoltre, secondo il filosofo , la fiducia nella regolarità dei fenomeni è frutto dell'abitudine, da cui derivala credenza, utile per guidare la condotta umana ma priva di certezza assoluta.
Infine l'etica si fonda su criteri empiric e sul senso morale, infatti bisogna tenere distinti il piano dell'essere e quello del dover essere.
Per Hume il vizio e la virtù si basano sul sentimento sociale e non su principi assoluti e immutabili. Essi sono relativi alla percezione del soggetto. Secondo Hume è bene ciò che assicura la massima felicità possibile al maggior numero di persone.
Per Hume il vizio e la virtù si basano sul sentimento sociale e non su principi assoluti e immutabili. Essi sono relativi alla percezione del soggetto. Secondo Hume è bene ciò che assicura la massima felicità possibile al maggior numero di persone.
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