domenica 4 novembre 2018

Giordano Bruno


Giordano Bruno nasce a Nola nel 1548. Raggiunta la maggiore età, entra a far parte nell'ordine dei domenicani di Napoli, dove studia teologia e filosofia per vent'anni. Bruno sarà costretto a scappare da Napoli e a fare il pellegrino per l'Italia, perché viene accusato di eresia. Giordano Bruno si recherà a Parigi, dove raggiungerà una prima formulazione filosofica di stampo neoplatonico. Il neoplatonismo di Bruno è di matrice magica e mira alla costruzione di un sistema in cui Dio, la natura e l'uomo appaiono sfusi in un'unità che li comprende in un modo indifferenziato. Nel 1592 viene arrestato per ordine dell'Inquisizione, per poi essere condannato al rogo e ucciso con tale condanna nel 1600.

Bruno è l'artefice della moderna concezione dell'infinito: l'universo è uno spazio infinito, ovvero che esso abbia una causa e un principio di primo infinito, il quale si identifica con Dio. Egli però è anche l'anima del cosmo, ovvero colui che contiene tutte le idee, che informa e plasma la materia, e ciò è conoscibile dall'uomo. Il filosofo esalta anche la tecnica e lo spirito d'iniziativa dell'uomo: l'uomo viene considerato superiore agli animali perché possiede l'intelletto e le mani, ossia strumenti con cui manipola e conosce le cose del mondo in vista del progresso tecnico e scientifico. Infine, indica la natura come il vertice della conoscenza, infatti essa è oggetto dell'ardore conoscitivo dell'uomo ("eroico furore"), il quale riesce a sottrarsi ai desideri bassi e volgari e scopre di essere egli stesso natura (mito di Atteone).
Monumento a Giordano Bruno nella piazza romana di Campo de' Fiori

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